Il Rotary Club Alba ospita la relazione dell’imprenditore Giorgio Proglio sull’app tabUi

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Martedì 8 Ottobre 2024, presso il ristorante Ca’ del Lupo di Montelupo Albese, il Rotary Club Alba ha avuto il piacere di avere come ospite l’imprenditore Giorgio Proglio, inventore di tabUi, app leader nell’ambito turistico.

Presenti alla serata anche la presidente del Rotaract Alba Langhe e Roero Marella Ruata, con una delegazione del suo club, il past Governor del Distretto 2032 Remo Gattiglia; ospiti dagli altri club Luca Burroni, rotariano di Siena e direttore sanitario dell’ASL CN-2, Oscar Sweik del Rotary Meilen (Svizzera), con il quale la presidente albese Gaia Frunzio ha scambiato il gagliardetto, e Nicolò Lamberti del Rotary Club Bra. 

Presenti inoltre Cristian Sedici, Geometra e Amministratore Delegato del gruppo Areatecnica, Piergiacomo Rava, Geometra e Responsabile delle sedi Alba e Bra del gruppo Areatecnica, Ing. Enzo Naso, professionista del settore in ambito pubblico e privato, Marco Robaldo dottore commercialista, e Angelica Piras, progettista di interni.

La sala era gremita di pubblico per la relazione dell’imprenditore di Grinzane Cavour: Giorgio Proglio ha iniziato a dedicarsi all’ambito tecnologico fin da ragazzo, avviando la propria attività già a ventiquattro anni. Nel 2001 diventa amministratore delegato della web agency Zeta Bi Digital, che poi lascia per dedicarsi all’app tabUi.

tabUi è nata con l’idea di convogliare in una unica app tutte le informazioni dei singoli comuni, così che l’utente non dovesse scaricarne una per ogni luogo in cui andava (in Italia, infatti, abbiamo ben 7904 comuni); lo scopo è quello di raccogliere “le cose belle” che ci sono nel nostro paese e di valorizzarle, facendo conoscere la grande ricchezza del territorio. Proglio ha raccontato come, sebbene sembri paradossale, l’app ha avuto successo durante l’epidemia di Covid, poiché gli utenti hanno cominciato a caricare tutte quelle informazioni su luoghi di interesse vicino a loro, portando a una riscoperta del turismo di prossimità. L’app, infatti, si basa su un “caricamento dal basso”, sono cioè gli utenti a caricare i contenuti del proprio territorio (che vengono poi vagliati da un controllo), portando alla scoperta di luoghi più caratteristici e meno mainstream: l’idea è che ogni utente diventi brand ambassodor del proprio territorio o, come dice il nome dell’app, un tabui, un cane da tartufo che “cerca, scava e trova il tesoro”.

L’app ad oggi ha avuto duecentomila download, trentamila follower ed è stata definita da Carlin Petrini “pop”, cioè popolare, a disposizione di tutti. Interessante il suo legame con il sito del Ministero del Turismo italia.it che mostra direttamente tutti i contenuti dell’app: il dominio prestigioso non è molto noto in Italia, ma è il punto di riferimento per il turismo estero.

tabUi è cresciuto molto negli ultimi anni e ha inserito nuove funzionalità tra cui: più lingue (ad oggi sono trentadue), realtà aumentata (permette all’utente di inquadrare ciò che vede e sapere che posto sia), ricostruzione 3D (per esempio, di siti archeologici che non si sono conservati) e persino avatar conversazionali (realizzati con l’intelligenza artificiale).

L’app, grazie alla mappatura dal basso ha inserito informazioni specifiche che potrebbero interessare a un turista come prodotti tipici, curiosità, monumenti poco noti e punti panoramici; caratteristica è la fascia di età che lo utilizza che è over 40 (con una prevalenza tra gli over 65), che predilige un tipo di turismo slow. Proprio per questo tabUi è diventata l’app ufficiale di Slow Food e di tutti i suoi eventi.

Oltre alle attività commerciali già presenti, Proglio ha illustrato i progetti futuri di espansione, tra cui una funzionalità “green”: non basta parlare di turismo, ma bisogna investire in un tipo sostenibile, motivo per cui sta implementando una funzione per segnalare i punti in cui il turista può gettare l’immondizia, anche in quei comuni che hanno complicati sistemi di raccolta differenziata. Sempre in progress una parte dell’app dedicata al turismo in carrozzina, per gli utenti con disabilità.

L’app tabUi è riuscita sicuramente a crescere grazie al concetto di community, che si è creata principalmente attraverso tre modalità: la mappatura dal basso (fare sì che sia l’utente a farsi portavoce del territorio in cui abita, condividendo quei posti speciali che solo un locale conosce), il rapporto coi comuni (quelli che aderiscono diventano “comuni tabuiati” e scelgono un numero simbolico che spinge gli utenti ad andare a scoprirlo) e i local hero (vere e proprie “sentinelle” che diffondono tabUi e aiutano per la mappatura, facendo un lavoro certosino di controllo).

Anche i partner prestigiosi hanno contribuito al successo: il già citato Slow Food, ma anche San Marino (primo stato “tabuiato”) e il circuito delle big bench (panchine giganti).

La relazione è stata estremamente interessante e partecipata, una serata in pieno spirito rotariano.